Sala VIII – Napoleone

Napoleone Bonaparte rappresentò per tutta la vita, nel periodo dell’ascesa, dell’apice della fama e del potere, ma anche negli anni del declino e dopo la morte una figura centrale nell’immaginario collettivo francese ed europeo. La sala ha un’impostazione didattica e vuole ricostruire “per immagini” la sua storia e la sua leggenda.

N’est pas l’exactitude des traits, un petit pois sur le nez, qui font la ressemblance. C’est le caractère de la phisionomie, ce qui l’anime, qui’il faut peindre”. Così Napoleone rispose all’artista Jacques-Louis David, secondo il biografo Étienne-Jean Delécluze, quando gli chiese di posare per il famoso ritratto “Napoleone al Passo del San Bernardo” (di cui in questa sala si conserva un’incisione all’acquaforte). Napoleone non posò mai più per nessun altro. Ciononostante, la sua immagine è universalmente nota. Nella sala, una selezione di opere rappresentative dell’evoluzione dell’iconografia di Napoleone dalla giovinezza alla caduta dell’Impero.
Il grande lampadario presente, acquistato sul mercato antiquario, è verosimilmente di fattura russa ed è riferibile agli anni del Primo Impero.

Dipinto

Luigi Agricola (1750 ca. - 1851)

1811 (circa)
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Antonio Giberti e Giuseppe Longhi (da Jacques-Louis David)

1809
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Anonimo, ambito italiano

1814