Cose mai viste, cose nascoste - L’Impero degli oggetti: da Sant’Elena al Museo Napoleonico
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A cura di Giulia Gorgone e Fabio Benedettucci
Napoleone promosse con grande vigore l’artigianato e apprezzò le creazioni degli artigiani-artisti a tal punto che, nella stesura del suo Testamento a Sant’Elena, egli affidò agli oggetti che erano entrati in contatto con il suo corpo il compito di ricordarlo al figlio. Alcuni di questi effetti personali, che egli aveva con sé a Sant’Elena, sono oggi conservati al Museo Napoleonico. Tra questi, tre tabacchiere in oro, i 50 volumi provenienti dalla biblioteca di Sant’Elena, la scatola in lacca cinese contenente i gettoni e le fiches in madreperla per giocare al jeu de l’hombre, lo scialle in cachemire utilizzato da Napoleone per coprirsi le gambe durante le interminabili ore passate a dettare il suo Memoriale e il foulard-madras con cui talvolta si avvolgeva la testa, alla stregua di una moderna bandana.
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