I Bonaparte e Roma
Con il suo carico millenario di storia e simboli, Roma è un fondamentale punto di riferimento per Napoleone che aspira a costruire un nuovo impero europeo. Al momento della conquista francese (1809-1814) è dichiarata seconda città dell’impero, di rango inferiore solo a Parigi. Al figlio dell’imperatore, nato nel 1811, è dato il titolo di Re di Roma. Né Napoleone né il figlio giungeranno mai nell’Urbe. Vi si stabilisce invece dal 1804 il fratello Luciano, dopo aver consumato la sua rottura con Napoleone, e la sorella Paolina si sposa nel 1803 con Camillo Borghese, divenendo principessa romana.
Negli anni della Restaurazione la città accoglie ancora diversi membri della famiglia Bonaparte, di passaggio o in maniera stabile, come la madre di Napoleone, Madame Mère, che fino alla morte abiterà il palazzo che affaccia su piazza Venezia. Con la generazione successiva si rafforza il legame con Roma: sono in particolare i numerosi figli di Luciano Bonaparte a imparentarsi con le nobili famiglie della città papale, dando origine a quello che è stato definito il “ramo romano” dei Bonaparte. Le vicende di quattro generazioni di Bonaparte, da Napoleone sino agli inizi del Novecento, sono raccontate dalle collezioni del Museo Napoleonico.