Elisa Bonaparte

Immagine: 
Marie-Guilhelmine Benoist, Napoleona Elisa Baciocchi, 1810
Ritratti di famiglia
20/02 - 25/04/2004
Museo Napoleonico

L'esposizione è frutto della collaborazione tra l’Assessorato alle Politiche Culturali e la Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma con l’Assessorato ai Beni Culturali delle Provincia di Lucca, che ha organizzato la mostra “La giornata di Elisa” (Lucca, 2003) da cui provengono la maggior parte delle opere presenti a Roma.
A motivo del concreto problema degli spazi, l’edizione romana dell’esposizione ha concentrato la sua attenzione sull’iconografia dei principi Baciocchi.

Elisa, sorella maggiore di Napoleone e moglie di Felice Baciocchi fu, tra i membri della famiglia Bonaparte, colei che si legò maggiormente ad un territorio italiano, quello della Toscana. Vi regnò, dal 1805 al 1814, prima come principessa di Lucca e Piombino e poi anche come granduchessa di Toscana.
Alla fresca nomina dei Baciocchi a principi di Lucca si riferiscono i due magnifici busti in marmo di Carrara, firmati da Joseph Chinard nel 1805. Ancora in veste di principessa di Lucca troviamo Elisa ritratta da Guillaume Guillon Lethière, nella tela proveniente da Versailles.
Elisa, come gli altri membri della famiglia imperiale ad eccezione di Paolina, non si prestava certo ad essere modello ideale di regalità e grazia aristocratica: donna non particolarmente avvenente, alta e dai tratti duri, non le furono sufficienti i sontuosi abiti di corte per raggiungere eleganza e raffinatezza. Ambiziosa, si dedicò con sincera applicazione al buon governo dei possedimenti a lei affidati dal fratello imperatore, verso il quale nutriva una sincera devozione. Nel grande ritratto di Pietro Benvenuti in cui volle accanto a sé la figlioletta in abiti maschili di principe francese, pur facendo collocare bene in vista, davanti alla veduta della Firenze, il suo trono di granduchessa, rende omaggio all’imperatore indicandone il grande busto laureato. I suoi artisti infatti non dovevano dimenticare di aggiungere ai simboli celebrativi del suo potere quelli relativi all’impero del fratello. Anche i numerosissimi ritratti della figlia Napoleona Elisa non mancano di trasformarsi in omaggio adulatorio allo zio, come nella deliziosa creazione di Jeanne Elisabeth Chaudet, in cui la piccola ha appena compiuto la “marachella” di impossessarsi, salendo su di una sedia, di un’effigie raffigurante l’imperatore. Napoleona Elisa fu, per evidente ambizione della madre, la nipotina dell’imperatore che collezionò il maggior numero di ritratti. Va detto che la piccola aveva l’arduo compito di supplire alla bruciante assenza di un erede maschio che Elisa attendeva con grande ansia ma che giunse solo ad impero caduto. Si tratta di Federico Napoleone che troviamo raffigurato in una tela del 1824 di Joseph Franque, accanto ai due ritratti di Felice e di Elisa dello stesso artista e ad un ritratto della sorella Napoleona Elisa, firmato quest’ultimo da François-Xavier Fabre (Bibliothèque Marmottan).
Nell’esposizione hanno trovato il modo di riunirsi i tre ritratti della pittrice di corte Marie Guilhelmine Benoist che nel 1806 eseguì su commissione dei principi di Lucca la loro prima immagine ufficiale e che nel 1810 riuscì a ritrarre anche la figlia “a piè di un boschetto di rose e lauri e un piccolo carretto di trastullo ripieno di fiori”. Vari artisti attivi alla corte imperiale poterono ritrarre Elisa e la figlia nel 1810 quando esse si recarono finalmente a Parigi, in occasione del matrimonio di Napoleone con Maria Luisa d’Austria: è il caso del doppio ritratto del Gérard, conservato al Museo Napoleonico, cui si è potuto accostare in mostra il bozzetto che l’artista realizzò un anno dopo per conservare nel suo atelier la memoria della sua opera.
In mostra trova spazio anche una scrivania del 1807 firmata da Giovanni Socci (Palazzo Pitti, Quartiere degli Arazzi) di cui fu fatta qualche anno dopo una replica identica per Elisa Bonaparte che la portò con sé durante gli spostamenti dell’esilio. E’ stato posta in mostra a simbolo della sua instancabile attività di donna di governo e della perizia dell’artista, che riuscì ad unire perfettamente funzionalità meccanica ed eleganza della fattura.

Informazioni

Luogo
Museo Napoleonico
Tipo
Mostra|Arte Moderna
Sito Web
Giorni di chiusura
Lun

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