Sala VII - Il Regno di Napoli

In queste sale sono collocate le testimonianze relative a Giuseppe e Carolina Bonaparte, fratello e sorella di Napoleone, che si avvicendarono sul trono del Regno di Napoli. Napoleone vi insediò il fratello maggiore, il remissivo Giuseppe, che vi regnò tra il 1806 e il 1808. In questo periodo furono realizzati da Jean-Baptiste Wicar, allora Direttore dell’Accademia di Belle Arti della città partenopea, i ritratti di Giuseppe, della moglie Giulia Clary e delle loro due figlie Zenaide e Carlotta.

Sala VII

Dopo la nomina di Giuseppe a re di Spagna, il trono di Napoli passò a Carolina Bonaparte e al marito Gioacchino Murat. Il loro governo fu caratterizzato dalla volontà di distaccarsi dalle direttive imperiali e di avviare una politica autonoma. Nel 1815, con la caduta dell’Impero e la restaurazione borbonica, Murat fu ucciso mentre tentava di riconquistare i suoi territori. Carolina invece si rifugiò a Trieste; si riferiscono a questo periodo i volumi, conservati nell’elegante mobile-libreria e personalizzati dall’ex libris “La comtesse de Lipona”, titolo da lei assunto dopo la fine dell’epopea napoleonica.
Nella vetrina sono esposti alcuni dei gioielli di Carolina (altri sono collocati nella vetrina a muro della sala I). Alla categoria dei gioielli “sentimentali” appartiene la spilla con la miniatura di Jean-Baptiste Augustin contornata da una serie di pietre dure le cui iniziali formano la parola souvenir.

Giuseppe Cammarano (1766 - 1850), La regina Carolina, 1813
Dipinto

Giuseppe Cammarano (1766 - 1850)

1813
Antonio Aguatti, Parure in mosaico minuto e oro, 1805-1815
Gioiello, gemma, sigillo

Antonio Aguatti (? - 1846 ca.)

1805-1815
Francesco De Caro, Vaso con ritratto di Gioacchino Murat, 1809-1812
Strumento, utensile, oggetto d'uso

Francesco De Caro

1808-1815